CONSIDERATIONS TO KNOW ABOUT REATO DI DETENZIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Considerations To Know About reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Considerations To Know About reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

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Abbiamo visto che si tende a fare confusione tra diffamazione e ingiuria, ma non solo.  Lo stesso problema si verifica anche con il reato di calunnia (artwork. 368 c.p), che è un reato che si configura quando un soggetto non si limita a parlar male di un altro in presenza di almeno owing soggetti. 

Il reato di diffamazione è punito dall’articolo 595 del codice penale, il quale prevede varied pene for each diversi tipi di diffamazione, in relazione alla gravità del fatto. Nell’ipotesi più semplice, chiunque,

In caso di morte della persona offesa il diritto di querela o di rimettere la querela si trasferisce ai prossimi congiunti ovvero all'adottante o all'adottato.

Quando ci si trova nella scomoda situazione di essere vittima di diffamazione, è naturale sentirsi indignati, frustrati e desiderosi di fare qualcosa for each ripristinare la propria reputazione.

In questi casi inoltre, l’eventuale diffamazione risulterebbe aggravata dall’uso di un mezzo di “pubblicità”. Il reato potrebbe essere dunque punito con la reclusione da sei mesi a tre anni o con una multa non inferiore a euro 516. (for every approfondire leggi il nostro articolo dedicato alla “Diffamazione su Facebook“) 

Il querelante, ingiustamente diffamato, ha diritto al risarcimento del danno subito in ragione delle dichiarazioni diffamatorie.

I criteri interessano soprattutto alcune categorie appear i giornalisti, ma anche qualunque altro cittadino. Chi, comunicando con più persone, afferma fatti che potrebbero offendere la reputazione altrui, è giustificato:

Una conferma dell'applicazione dei suddetti criteri di individuazione è rintracciabile nel caso di un maresciallo della Guardia di Finanza di traffico di droga pena San Miniato (Pisa), che ha etichettato un collega, che lo ha sostituito nell'incarico lavorativo, con epiteti poco gentili, pubblicando sul social network Facebook, tra i dati personali del proprio profilo, la frase “…attualmente defenestrato a causa dell’arrivo di collega sommamente raccomandato..."[fifteen], alla quale seguivano una serie di insulti e minacce. Il maresciallo, condannato in primo grado a tre mesi di reclusione militare per diffamazione pluriaggravata, è stato in un secondo momento assolto dalla Corte militare d'appello di Roma, in quanto le offese sul social community Facebook erano rivolte ad anonimi, dal momento che risultava impossibile riuscire a raggiungere il diretto interessato.

L’artwork. 21 della Costituzione stabilisce che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”

Questi sono gli elementi fondamentali che devono essere presenti affinché un’azione sia considerata diffamatoria ai sensi della legge italiana.

È importante anche prendere in considerazione la possibilità di risolvere la questione al di fuori del tribunale, attraverso la mediazione o la negoziazione. In alcuni casi, la persona che ha presentato l’accusa potrebbe essere disposta a ritirarla o a trovare un accordo extragiudiziale.

Con l'ordinanza n. 337 del 2011, la Corte Costituzionale ha rifiutato di estendere al proprietario e all'editore di un sito Online la responsabilità civile che la legge attribuisce a proprietari ed editori di pubblicazioni su carta stampata.

Non integra il delitto di calunnia la simulazione di tracce di reato a carico di persona già deceduta al momento della condotta, non essendovi la possibilità di inizio di un procedimento penale nei confronti di un innocente

Ciò in ragione della particolare credibilità e considerazione sociale di cui dovrebbero godere questi soggetti.

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